01 Ottobre - Memorial Di Palma - Luciano Di Palma: una storia di Judo - La Locandina

 
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n. 0 - 01/10/2016 - autore Comitato RLDP
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LE NOSTRE RADICI

L'8 marzo di quest'anno molti di noi sono stati raggiunti dalla notizia della scomparsa di Luciano Di Palma. Alcuni sapevano della sua lunga battaglia contro la malattia, altri l'hanno letta sul sito della federazione, altri ancora molto tempo dopo. Per tutti è stato un momento di dolore. Ci siamo sentiti, in modo informale, e ci è venuto il desiderio di ricordare Luciano e di raccontare ad altri la sua storia. Che è anche la nostra storia e, forse, un pezzo di storia del judo italiano. Per questo ringraziamo la Federazione che ci ha permesso di realizzare questo desiderio.
II Comitato "Ricordando Luciano Di Palma".

Luciano, per chi l'ha conosciuto, prima ancora che un campione e un grande judoka, è stato un amico leale e sincero; di una sincerità che mascherava dietro uno stile ironico e caustico. Per tutti il suo judo era limpido, tecnico e raffinato. Anche quando non raggiungeva gli obiettivi pronosticati, il suo judo colpiva e rimaneva impresso in chi lo guardava.
Raccontandolo ricordiamo, però, un judo che chiudeva l'era dei pionieri, della lotta per far conoscere la nuova disciplina che arrivava dal Giappone, mantenendo, comunque, i valori che hanno fatto del judo qualcosa di speciale e unico. È in quegli anni che il judo riesce ad appassionare migliaia di giovani italiani da nord a sud, dalle grandi città ai più piccoli dojo di provincia. È, pur nei cambiamenti, il judo che ancora oggi pratichiamo e amiamo.

Luciano Di Palma attraversò più generazioni di judoka, interpretando, ancora agonista, il ruolo di esempio e di fratello maggiore verso i più giovani, fino alla generazione di Felice Mariani e alla prima affermazione olimpica.

Gli anni sono trascorsi e il judo italiano è arrivato a insediarsi stabilmente nell'élite del judo mondiale fino ai magnifici successi dell'ultima Olimpiade di Rio.
Così come un albero rigoglioso di rami e frutti ha radici profonde, anche il nostro judo ha le sue radici. Ne fanno parte tante e tanti che hanno sudato, appreso, insegnato, vinto e perso, in poche parole, l'hanno amato. Consegniamo alle ragazze e ai ragazzi che sono venuti dopo un piccolo pezzo della storia che li ha preceduti.

Caro Luciano è stato bello averti conosciuto sul tatami e fuori, che la terra ti sia lieve.


BREVE BIOGRAFIA DI LUCIANO DI PALMA

Luciano Di Palma è nato a Roma il 25 maggio del 1944 ed è scomparso l'8 marzo di quest'anno. Ha iniziato a praticare judo nella Società Sportiva Fiamma Yamato di Roma nel 1961 sotto la guida del Maestro Sojiro Kikugawa. È nella Fiamma Yamato che cresce una generazione di judoka che presto diventerà l'ossatura della nazionale italiana: Bruno e Tullio Carmeni, Alfredo Monti, Ferdinando Tavolucci, Luigi Bucciarelli, via via fino a Mario Vecchi.
Nel 1967 vince il suo primo titolo italiano; ne seguiranno altri otto. Nel 1965 entra nella nazionale di judo conquistando moltissimi trofei internazionali. Vestirà la maglia azzurra fino al 1972, anno della partecipazione, insieme a Pino Tommasi, alle Olimpiadi di Monaco di Baviera. È il terzo italiano a partecipare alle Olimpiadi. Prima di lui solo Bruno Carmeni e Nicola Tempesta, che presto diverrà allenatore del judo azzurro, avevano partecipato all'edizione di Tokio del 1964.
Sono gli anni nei quali il judo italiano esce dalla dimensione provinciale per affermarsi nel panorama internazionale. È in nazionale che Di Palma accompagna, da fratello maggiore, la nuova generazione che si appresta a divenire protagonista del judo italiano: sono già gli anni di Mariani, Gamba, Rosati, Vecchi e Daminelli.


LUCIANO DI PALMA
Il ricordo, la storia, le nostre radici

Sabato 1° ottobre 2016 presso il Centro Olimpico Matteo Pellicone di Ostia Via dei Sandolini, 7 dalle h. 18.00 alle 19.30.

(Abbiamo deciso di ricordare Luciano Di Palma nel modo che speriamo gli sarebbe piaciuto: sul tatami, indossando un judogi e raccontando la sua e la nostra storia. Per questo chiediamo tutti i partecipanti di munirsi di judogi e salire, ancora una volta sul tatami).
II Comitato "Ricordando Luciano Di Palma".

Con il patrocinio di FiJLKAM
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